In questo manifesto, Hamja Ahsan immagina una nazione utopica – l’Aspergistan – in cui vive il popolo dei timidi, degli introversi e degli appartenenti allo spettro autistico. È una satira sofisticata che mette in dubbio il primato estroverso promosso dalla nostra società: ne proponiamo un estratto.
IN COPERTINA: delle immagini tratte dal manifesto
Questo testo è tratto da “Introfada” di Hamja Ahsan. Ringraziamo Add editore per la gentile concessione.
di Hamja Ahsan
La guerriglia clandestina è una tattica inventata per rendere il conflitto meno chiassoso, meno visibile e dispersivo. Muoviti in mezzo al popolo, come un pesce nell’acqua. Rumoroso com’è, il terrorismo è molto diverso dalla resistenza. Esplosioni. Distruzione di edifici. Sparatorie. Dirottamenti. Il terrorismo – che sia commesso dallo Stato o da cani sciolti – è sempre e comunque di matrice estroverso-suprematista.
Il terrorismo e la Supremazia Estroversa germinano nello stesso terreno. Il terrorismo aspira a occupare il centro dell’attenzione. L’attenzione è la categoria politica fondamentale dell’ideologia estroversa. È sia il mezzo che il fine. Un’attenzione priva di sostanza. Priva di merito. Priva di fondamenta. La ricerca di attenzione in sé e per sé. La molla principale dell’azione terroristica è la stessa. Quando, come oggi, il sistema legislativo e di governo – ai più alti livelli – attinge a piene mani alle forze distraenti del populismo mass-mediatico, il terrorismo appare come la sola opzione praticabile. Il sistema deve quindi assumersi una parte di responsabilità.
Il terrorismo fa leva sulla spettacolarizzazione, su un tipo di visibilità finalizzata allo scalpore. È per questo che condanniamo l’11 settembre come una tragedia universale. Il terrore ama le telecamere. Prova incontestabile: i video degli attentatori kamikaze vs le lettere scritte a mano dai suicidi. Due concezioni del vivere agli antipodi. Due ideologie incompatibili. Le imprese dei kamikaze sono spacconate di stampo estroverso-suprematista.
Per capire qual è il vero problema della Supremazia Estroversa islamica, basta pensare a Omar Hammami, americano arruolato in Al-Shabaab, fanatico di rap e twittatore compulsivo. Oppure l’isis/Daesh, famosa per le avveniristiche produzioni video che reggono il confronto con Hollywood. Insomma, fatevi una domanda: secondo voi l’isis produrrebbe mai una fanzine con forbici, graffette e pennarelli? È questo il nocciolo della questione. Ci siamo rimasti male quando il compositore Stockhausen ha paragonato l’11 settembre a un’opera d’arte. La vera arte coincide con la vita interiore.
I gruppi dissidenti che si sottraggono al dialogo non si possono considerare gruppi terroristici. Fanno resistenza in un sistema globale che considera le persone «loquaci» gli unici rappresentanti della democrazia.
Lo Stato estroverso è uno Stato terrorista.
-->Attualmente il principale dispensatore di terrorismo è l’Ordine Mondiale degli Estroversi.
Gli Stati sono i primi fautori del terrorismo estroverso-suprematista. A conferma di ciò, basti tenere presente che a bombardare la biblioteca ottomana di Sarajevo durante la guerra nell’ex Jugoslavia fu l’esercito serbo. E lo stesso avvenne con il saccheggio del museo di Baghdad durante la «liberazione» irachena orchestrata dall’invasore americano. I princìpi della Supremazia Estroversa si riflettono anche nei format televisivi e giornalistici: il talk show alla Oprah Winfrey, il talent-show alla Pop Idol, i periodici maschili alla «GQ» sono tutti generi che hanno spianato la strada al dominio dell’imperialismo estroverso-suprematista.
Dopo atti di supremo terrorismo come il bombardamento dell’Afghanistan nel 2001, la diffusione mediatica della Supremazia Estroversa fu usata come mezzo di propaganda per capitalizzare la «vittoria». Per esempio, vide la luce la versione afghana di Pop Idol (Afghan Star) oppure, per dimostrare che i cittadini «oppressi» erano stati «liberati», la cnn mandò in onda una sfilata di moda.
I Militanti Introversi respingono le recenti accuse dell’Ordine Mondiale degli Estroversi (mosse su suggerimento del gruppo maccartista denominato Vegas Foundation, con forti legami nelle alte sfere), che intendono inserire il movimento in una lista di associazioni terroristiche illegali. Tali accuse hanno avuto gravi ripercussioni sui finanziamenti alla nostra organizzazione. Invitiamo la Charity Commission a non farsi influenzare dalla Vegas Foundation. Attualmente il caso è al vaglio della magistratura. I detenuti che hanno dichiarato di intrattenere legami con il movimento hanno subìto la confisca di libri e materiale politico. Per salvaguardare la propria reputazione, l’eta nei Paesi Baschi e il Sinn Féin irlandese hanno preso pubblicamente le distanze dalla delegazione celtica dei Militanti Introversi.
Non accettiamo i termini della partecipazione civica stabiliti dagli Stati estroverso-suprematisti. I Militanti Introversi sono un movimento di liberazione e resistenza nazionale e, quando costretti, mettono in atto operazioni di guerriglia, sabotaggio e infiltrazione. Operiamo attraverso attività clandestine autonome. I Militanti Introversi sfruttano il potere della calma. Audre Lorde scriveva: «Il silenzio non ti proteggerà». Ma aveva torto.
A guidarci nelle azioni di guerriglia e difesa è la filosofia di Abu adh-Dhiyal, che ci insegna:
Così come apprendi a parlare, apprendi a stare zitto, perché se il parlare ti fa da guida, lo stare zitto ti protegge. Tacendo, raggiungi due qualità: sei in grado di imparare da chi è più saggio, e sei in grado di controbattere all’ignoranza di chi è più ignorante.
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