Continuano le Recensioni brevissime di libri difficili. In questo episodio dei classiconi: Freud, Houellebecq, Blanco e Joyce.
Finnegan’s Wake, di James Joyce
Va bene, sei Joyce, ma la vita è breve per passare un’ora su ogni pagina.
Trama: Una ballata irlandese più altra roba.
Voto: ●○○○○
Le particelle elementari, di Michel Houellebecq
Sotto le lenti di un primitivo materialismo spirituale non c’è speranza. Utile e ben scritto compendio di cosa evitare.
Trama: “All they needed was love.”
Voto: ●●●○○
L’inconscio come insiemi infiniti, di Ignacio Matte Blanco
Esiste un altro mondo, l’Inconscio, dove a=b E a≠b. Sembra strano, ma anche il mondo sotterraneo ha le sue leggi.
Trama: La “logica” dell’incoscio.
Voto: ●●●●○
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L’interpretazione dei sogni, di Sigmund Freud
Ammettiamolo, è un po’ datato e i sogni sono la cosa che Freud ha capito meno – ma resta comunque interessante.
Trama: Sogni quel che desideri e quel che desideri è il sesso.
Voto: ●●●●○
Sottomissione, di Michel Houellebecq
In un prossimo futuro, un nuovo personaggio anaffettivo di Houellebecq vive un momento storico difficile. Si unirà alla neonata Francia Islamica, perché da buon borghese odia la sua cultura e vuole molte mogli.
Trama: L’Islam conquista l’Europa ma non è così male.
Voto: ●●○○○
Geniale! :)))