Continuano le Recensioni brevissime di libri difficili. In questo episodio Carrere + Philip Dick, i Veda, logica matematica e Quine.
Io sono vivo, voi siete morti, di Emmanuel Carrere.
La vita di Philip Dick è affascinante quasi quanto le sue opere e Carrere è bravissimo nel parlare delle vite degli altri. C’è un lieve sottotesto in cui è percepibile che l’autore si crede migliore di Dick (e di tutti), ma Carrere è fatto così.
Trama: La vita di Philip Dick.
Voto: ●●●○○
L’Ardore, di Roberto Calasso.
Una storia e un’analisi dei Veda ben raccolta, ben studiata e ben scritta da Calasso, che coglie con la consueta profondità il senso di una religione “insensata”. Forse un po’ di parte, perché si vede che l’autore tifa per i Veda.
Trama: Tutto è sacro, tutto si sacrifica.
Voto: ●●●●○
Dalla matematica alla filosofia, di Hao Wang.
Un percorso specialistico ma chiaro sulla filosofia della matematica. La “soluzione” dell’autore (“il fattualismo sostanziale”) non sembra risolutiva, ma le analisi dei concetti fondamentali della matematica sono molto accurate.
Trama: I rapporti tra logica, matematica e filosofia.
Voto: ●●●○○
The ways of paradox, di Willard Quine.
Le analisi di Quine sono acute e puntuali, la sua catalogazione precisa. Ma Willard caro, credi davvero che i paradossi si risolvano affermando che non hanno senso?
Trama: I paradossi non hanno senso.
Voto: ●●○○○
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