Continuano le Recensioni brevissime di libri difficili. In questo episodio follia e saggezza, di antichi e moderni.
Fanged Noumena, di Nick Land
L’adorabile coerenza di chi, sposando l’irrazionalismo, comincia a scrivere a caso.
Trama: Saggi filosofici che iniziano bene e poi boh.
Voto: ●●○○○
Lao Tzu Tao Te Ching, di Ursula K. Le Guin
Una (bella) riscrittura, più che una traduzione, ma ogni scusa è buona per rileggere questo capolavoro.
Trama: Il Tao secondo Ursula.
Voto: ●●●●●
Tristi Tropici, di C. Lévi-Strauss
“Odio i viaggi e gli esploratori; […] nella professione dell’etnografo non c’è posto per l’avventura: questa non costituisce che un impaccio”; un raro equilibrio tra romanzo di avventura e saggio di antropologia, che ha palesemente ispirato Indiana Jones.
Trama: La vita dell’etnografo.
Voto: ●●●●●
Testi Gnostici, di AA. VV.
La ricetta del grande sincretismo religioso: iniziare con un pacato misticismo per poi inventare un politeismo stralunato, col pantheon più abbondante di sempre.
Trama: Dio esiste ed è cattivo.
Voto: ●●●●○
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